Diario Per la serie…”Lo sapevi che ogni olio ha il suo punto di fumo?” written by nochef 27 Marzo 2017 La frittura è un metodo che esisteva e veniva usato già nel 2500 a.C. in Egitto, oggi è diffuso in tutto il mondo ed è sempre oggetto di grande contestazione. Fa male, fa ingrassare, meglio evitare, meglio al forno…. Vero è che, nonostante quel che si dica, non è facile dire di no ad una bella fritturina, qualunque essa sia, calda, fragrante e croccante. Cerchiamo allora di capire insieme come friggere e quale olio è preferibile scegliere. Durante la cottura, per via del calore, la materia grassa si ossida, cioè si deteriora, e può generare sostanze tossiche, soprattutto una volta superato il punto di fumo. Il punto di fumo, che varia da grasso a grasso, è la temperatura a cui un grasso alimentare (appunto l’olio) riscaldato comincia a rilasciare sostanze volatili (fumo) contenente, anche, una sostanza tossica (l’acroleina). Per questo motivo l’olio non va né usato troppo a lungo, né per troppe fritture, né rabboccato altrimenti quello aggiunto si deteriora più rapidamente. Quanto all’olio da scegliere, non ce n’è uno migliore in assoluto, però ci sono oli più resistenti di altri. Un olio è più resistente se contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi, come nel caso dell’olio di oliva il cui contenuto di acido oleico è superiore a tuti gli altri. Anche l’olio di arachide ha un’alta resistenza che lo rende ideale per una buona frittura. L’olio extravergine di oliva, non essendo raffinato, ha una quota maggiore di sostanze che lo rendono pregiato, ma che ad alte temperature vengono degradate, gli oli di semi di girasole, mais e soia, invece, tendono a deteriorarsi facilmente se esposti all’aria e ad alte temperature. Infine, ricordiamo che la temperatura non deve mai essere troppo elevata (è consigliabile tra i 160° e 180°). Quindi, riassumendo, se non riusciamo a dire no alla nostra dose di frittura (come nel mio caso!), ricordiamoci sempre di: Scegliere un grasso ad alta resistenza e con un adeguato punto di fumo Non friggere troppo a lungo nello stesso olio Se l’olio si presenta “sporco” cambiarlo e non rabboccarlo Non superare le temperature consigliate “Siamo fritti!” (cit.) N. Per la serie…”Lo sapevi che ogni olio ha il suo punto di fumo?” was last modified: marzo 22nd, 2017 by nochefCondividi:Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra) Correlati 0 comment 0 Facebook Twitter Google + Pinterest nochef previous post Carciofi “mbuttunati” alla “Rosinella” next post Alici fritte Vedi anche Come pulire gli scampi 19 Maggio 2017 Mojito alla nochef 14 Aprile 2017 La cucina a induzione: i “pro” e... 9 Settembre 2017 Sale rosa dell’Himalaya: caratteristiche e proprietà 9 Settembre 2017 Pomodorino “sciuliariello sciuliariello” 6 Giugno 2017 Azienda Agricola DELIELLA 12 Maggio 2017 Il logo nochef 2 Giugno 2017 Ratatouille di Remy 10 Maggio 2017 Le alici fanno bene al corpo e... 15 Marzo 2017 La prima Pasqua a nochef 18 Aprile 2017 Leave a Comment Cancel Reply Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo